“Tra le 25 città più inquinate d’Europa ci sono Padova, Venezia, Vicenza, Verona e Treviso”

Lo afferma l’agenzia Europea per l’Ambiente, come ricorda l’Università di Padova che a Castelfranco aprirà un confronto su come migliorare la qualità dell’aria

CASTELFRANCO VENETO – Un triste primato quello di alcune tra le principali città della nostra regione. “Nel Veneto, secondo i dati della ricerca “European city air quality viewer” pubblicata nel 2023 l’agenzia Europea per l’Ambiente ha evidenziato che tra le 25 città più inquinate d’Europa, per il parametro polveri sottili, ci sono Padova, Venezia, Vicenza, Verona e Treviso”: riporta l’Università di Padova in una nota annunciato un convegno in programma a Villa Bolasco di Castelfranco Veneto. All’incontro prenderanno parte esperti dell’Università di Padova, ARPAV Lombardia, Joint Research Centre in Ispra, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Cagliari, Università di Perugia, Gruppo SAVE – SAVE S.p.a., HER Ambiente S.p.a., IoTopon, Teknologica S.r.l. e B&P Avvocati.

Dall’Ateneo patavino quindi, a proposito dell’inquinamento atmosferico ed a riprova del fatto che costituisce l’impatto ambientale più rilevante sull’ecosistema attuale e nel prossimo futuro quindi spiegano che: “Jos Lelieveld, in uno studio del 2019, riporta che l’incremento annuale di mortalità in Europa per inquinamento dell’aria è di 790.000 unità, pari ad un tasso specifico di mortalità di 133 su 100.000 abitanti e che, conseguentemente, l’attesa di vita media possa ridursi di circa 2,2 anni”.

Dati che parlano da soli e che danno la misura di quanto sia necessario tenere alta la guardia ma soprattutto che istituzioni pubbliche e private si confrontino per studiare strategie e pianificare soluzioni. “Emergenza qualità dell’aria: lo stato di fatto e le soluzioni future” è il titolo del convegno che si terrà giovedì 25 maggio, dalle ore 14.00, a Villa Bolasco di Castefranco Veneto (con ingresso da via Ospedale), coordinato scientificamente dal Professor Alberto Pivato dell’Università di Padova, che attraverso tre tavole rotonde mira a discutere del futuro quadro normativo e pianificatore, delle strategie in corso di studio nel mondo della ricerca per la prevenzione e riduzione dell’inquinamento atmosferico e di buone prassi ed esempi virtuosi realizzati.

I temi trattati saranno: la proposta di revisione delle direttive sulla qualità dell’aria ambiente secondo il Green Deal Europeo che comporta per il 2030 norme più stringenti; strategie possibili di tipo strutturale (prevenire le emissioni inquinanti alla fonte), di tipo tecnologico (su impianti fissi e mobili che hanno lo scopo di ridurre la concentrazione degli inquinanti presenti nelle emissioni) oppure di risanamento al fine di ripristinare la qualità dell’ambiente (parchi, cemento additivato) ma anche le strategie a “costo quasi zero” usate dalle amministrazioni (domeniche ecologiche) che verranno analizzate attraverso l’indagine sulle serie storiche di 10 anni di dati sulla qualità dell’aria (dal 2011 al 2021) nella regione Veneto; infine le misure concrete e veramente efficaci che possono essere realizzate.