Il grande successo delle serie tv “crime”

“Non è tanto il delitto in se stesso che interessa, quanto ciò che si nasconde dietro”, sosteneva la scrittrice Agatha Christie, spiegando la curiosità che suscita il crimine. Quale sia la ragione di quest’interesse, di certo ha fatto la fortuna d’innumerevoli serie televisive. Squadre speciali, commissari, investigatori e dective animano decine di telefilm fin dagli anni Cinquanta, pure se solo nei decenni successivi arrivano a spopolare nei palinsesti televisivi con serie quali: il commissario Maigret (con Gino Cervi) o gli americani Perry Mason (1961), Ironside (1967), Il tenente Kojak (1973) ed Ellery Queen (1975). In alcuni casi il protagonista ha saputo restare sul piccolo schermo per anni, come Colombo (Peter Falk) che dal 1968 è proseguito fino agli anni Novanta: un tenente della Omicidi, dall’aspetto trasandato ed inoffensivo dietro al quale cela una capacità investigativa formidabile, in grado d’inchiodare anche il criminale più abile. Gli anni Settanta arrivano Starsky e Hutch vale a dire, il bruno e ribelle David Starsky (Paul Michael Glaser) insieme al biondo e posato Kenneth Huchinson “Ken Hutch” (David Soul), in servizio alla nona Stazione di Polizia di Los Angeles, che grazie alle loro diversità risolvono i casi che gli affida il burbero Capitano Dobey, aiutati dalle soffiate dell’informatore Huggy Bear. In sella alla loro Kawasaki, gli agenti Francis Llewellyn Poncherello (Erik Estrada) e Jonathan Baker (Larry Wilcox) animano fin dal 1977 la serie televisiva ChiPs, ispirata alla vita dei poliziotti americani con l’uniforme color kaki. Ben diverso è invece il look dei protagonisti di Miami Vice, il telefilm statunitense più celebre degli anni Ottanta, in cui James “Sonny” Crockett (Don Johnson) e Ricardo “Rico” Tubbs (Philip Michael Thomas) sono due detective sotto copertura: vestiti griffati e auto di grossa cilindrata caratterizzano quest’innovativa serie televisiva, in cui anche la musica riveste un ruolo importante così come il poliziesco tedesco Derrick che pur se di genere diverso, propone brani musicali efficaci e ricercati. L’attore Horst Tappert ha vestito i panni dell’ispettore capo Stephan Derrick dal 1974 al 1997, affiancato dal fidato ispettore Harry Klein nella risoluzione di decine di gialli psicologici, per lo più ambientanti nella media ed alta borghesia. Tedesca è anche la serie “Squadra Speciale Cobra 11” del 1996, un poliziesco d’azione dedicato alla Stradale dove, la soluzione dei delitti è sempre caratterizzata da rocamboleschi inseguimenti, per catturare i criminali. “La singora in giallo” vale a dire la scrittrice di gialli Jessica Fletcher (Angela Lansbury), è costantemente impegnata a risolvere i delitti che avvengono nella apparentemente tranquilla Cabot Cove nel Maine, ricordando il personaggio Miss Marple di Agatha Christie: la sua sobrietà ne ha fatto una serie “family”, priva di violenza, sesso e turpiloquio. Il telefilm Hunter approda sul piccolo schermo alla fine degli anni Ottanta e vede risolvere brillantemente una serie di omicidi, da parte del detective Rick Hunter (Fred Driver) e della collega Dee Dee McCall, insieme agli agenti della polizia di San Diego. Nel 2000 è prodotta la celebre serie americana “CSI: Scena del crimine” dedicato alla scientifica di Las Vegas, che usando sofisticati strumenti e elaborate soluzioni tecniche, risolve i delitti più misteriosi. Gilbert “Gil” Grissom (William L. Petersen) è il responsabile della squadra ed a lui si affiancano collaboratori quali, Warrick Brown e Catherine Willows. Sulla scia del successo ottenuto sono creati due spin-off, CSI- Miami e CSI-NY, nel primo a dirigere il laboratorio è Horatio Caine (Davide Caruso) mentre nel secondo a vestire i panni del capo è Mac Taylor (Gary Sinise). La serie Criminal Minds arriva in televisine nel 2005 proponendo le complesse investigazioni di un team di profiler dell’FBI, impegnati ad assicurare alla giustizi i più pericolosi assassini seriali: l’Unità di Analisi Comportamentale, guidata da Jason Gideon (Mandy Patinkin) e Aaron “Hotch” Horchenr (Thomad Gibson), traccia i profili psicologici dei serial killer. NCIS (Naval Criminal Investigative Service) è trasmesso per la prima volta nel 2003 e conquista subito il consenso del pubblico grazie al carisma di Leroy Jethro Gibbs (Mark Harmon) capo della squadra d’agenti speciali dell’unità investigativa della Marina militare USA ma anche ad agenti quali Anthony DiNozzo e Ziva David che con la specialista forense Abby Sciuto contribuiscono a rendere accantivante il team impegnato ad investigare sugli omicidi di marines. Il telefilm “Cold Case” compie ad ogni puntata un tuffo nel passato, cercando di scoprire gli autori di crimini irrisolti mentre “The Mentalist” vede quale protagonista Patrick Jane (Simon Baker) che grazie alle sue capacità di notare qualsiasi dettaglio, interpretando il comportamento umano, risolve i crimini al California Bureau of Investigation (CBI). Castle propone il modello di uno scrittore alle prese con i delitti: il romanziere Richard Castle affinca la detective Kate Beckett, nella soluzione dei casi, traendo informazioni utili e spunti per i suoi libri. Law & Order racconta l’attività investigativa della polizia, affrontando anche l’aspetto giudiziario ed il rapporto con il procuratore distrettuale, in una serie di crimini scabrosi che coinvolgono soprattutto personalità illustri mentre, “Lie to Me” vede quale protagonista Cal Lightman (Tim Roth) esperto di comunicazione non verbale, in grado di inchiodare qualsiasi bugiardo. La matematica ispira la soluzione dei crimini di “Numb3rs” dove Don Eppes (Rob Morrow), a capo di una squadra dell’FBI, si avvale del geniale fratello Charlie (David Krumholtz) per le sue indagini. In Italia il poliziesco di maggiore fama è certamente “Il commissario Montalbano”, frutto della creatività dello scrittore Andrea Camilleri ed interpretato dal’attore Luca Zingaretti: le inchieste dell’energico poliziotto siciliano hanno ottenuto un successo degno di nota in diversi paesi tra i quali Regno Unito, Germania e Stati Uniti. Distretto di Polizia è una serie ambientata nel quartiere Tuscolano a Roma e racconta i casi che di volta involta sono affrontati dagli uomini del commissariato, legati per lo più a reati di mafia mentre, la serie tv “La squadra” porta in scena Napoli e si concentra più sulla vicenda che sui personaggi del poliziesco. Anticonformista e decisamente scalcagnato l’ispettore Coliandro (Giampaolo Morelli) indaga sui crimini di Bologna e a dispetto della sua goffaggine riesce a venire a capo delle intricate vicende in cui rimane coinvolto, il più delle volte, suo malgrado.

pubblicato dalla casa editrice Play Press di Roma

Una risposta a “Il grande successo delle serie tv “crime””

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