Per protesta vende la casa solo agli stranieri

Tornato in Italia dopo aver trascorso vent’anni all’estero, però la nostalgia dei figli lo induce a desistere dall’intento di trascorrere la vecchiaia nel suo paese natale ma prima di partire mette in vendita la sua casa esponendo un singolare cartello: “Vendesi casa ma solo ad immigrati extracomunitari”. La notizia per la verità è un po’ datata ma l’eco, intorno a quest’inconsueta vicenda, non si è ancora spento e sta lentamente assumendo a tutti gli effetti il tono di una leggenda. Il fatto è accaduto a Sernaglia della Battaglia, ridente paesino sulle rive del Piave, famoso per il suo carnevale in occasione della festa patronale di San Valentino, in parte spopolatosi negli anni Sessanta per l’emigrazione, tanto che nella piazza del comune c’è addirittura un monumento dedicato agli emigranti. Per chi non conosce quest’angolo d’Italia la cosa può sembrare tutto sommato, solo un po’ originale, in realtà nella ricca e laboriosa provincia di Treviso, il fatto ha destato un grande scalpore. Proprio così perché il Veneto o quello che più comunemente viene detto Nord-Est, non è celebre solo per la sua opulenza ma anche per la tendenza di alcuni all’intolleranza: per capirci, il sindaco di Treviso, chiamato da tutti lo “Sceriffo”, qualche tempo fa affermò che per porre fine alla presenza degli immigrati, bastava vestire tutti gli extracomunitari da leprotti ed aprire la caccia. Inutile ogni commento: se era una battuta, di certo appartiene alla categoria humour nero.Il nome del protagonista della vicenda è del tutto superfluo e del resto non cercava certo di farsi pubblicità, bensì, come ha spiegato una vicina di casa, di: “indurre i suoi connazionali a riflettere sul disagio patito da chi ha dovuto cercare fortuna all’estero, magari imparando ad essere più ospitali con chi adesso viene in Italia a cercare un lavoro ed un futuro più dignitoso”.“Questo signore ha notato con profonda amarezza che in alcuni casi, gli stranieri che arrivano da noi per lavorare, vengono trattati con diffidenza e guardati con sospetto, per questo ha affisso quel cartello provocatorio – ha spiegato la signora che abita proprio a fianco alla casa in vendita – Credo che abbia anche avuto la sensazione che in pochi si ricordino dei loro connazionali che sono partiti con la valigia di cartone quando qui non c’era certo la prosperità di adesso. Secondo me ha fatto bene, ha dato una lezione a tutti, se non avesse colto nel segno nessuno avrebbe notato il cartello: forse anch’io avrei fatto lo stesso al suo posto”.

Articoli scritti da 2001 al 2003
come responsabile per il Triveneto
del periodico on-line “Notiziari dall’Olanda”