Casa dei Carraresi dedicata una mostra al pittore surrealista Francis Bacon

Grande evento a Casa dei Carraresi per tutti gli estimatori dell’arte moderna, con la mostra: “Francis Bacon. Un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno”. La rassegna inaugurata il 15 ottobre 2016 resterà aperta fino al 1 maggio 2017 esponendo alcune tra le opere più significative raccolte nella Francis Bacon Collection di Bologna: perlopiù lavori realizzati durante le numerose permanenze in Italia dell’artista. Bacon è di certo tra i pittori più controversi ed al tempo stesso apprezzati del Novecento, surreale e drammatico è stato un pioniere della “Nuova Figurazione inglese animata” la corrente più esistenziale del surrealismo. Le sue opere caratterizzate da forti contrasti cromatici, spesso contrappongono colori sgargianti a tinte cupe ma ciò che maggiormente colpisce l’osservatore sono le figure: deformate, come in uno specchio da Luna-park, o “smembrate”, quasi sempre sole e costrette in spazi predefiniti. Un linguaggio pittorico con cui l’artista ha espresso il suo disagio personale e, la persuasione che l’esistenza umana sia spesso caratterizzata dal dolore. Treviso tributa con questa mostra un omaggio al genio di un artista che ha trovato il proprio riscatto dalle ingiustizie e dall’emarginazione proprio attraverso l’arte. Nato a Dublino nel 1909, la sua infanzia è segnata dalla malattia e dalla violenta figura paterna; adolescente si dichiara apertamente omossessuale e viene cacciato di casa. La vita non gli riserva subito soddisfazioni e fama ma gradualmente scopre la sua inclinazione artistica e ricordando la sua permanenza a Parigi tra il 1926 e il 1927, disse: «Mentre ero a Parigi ho visto una mostra di Picasso alla galleria Rosemberg, e in quel momento ho pensato: beh, cercherò anch’io di fare il pittore». Provocatorio e desideroso di sperimentare, conduce una vita che la società del suo tempo giudica spregiudicata non solo per la sua sessualità ma perché è un giocatore e un bevitore incallito. Nel 1933 dipinge Crucifixion una delle sue opere più celebri che viene notata dal critico d’arte Herbert Read ed esposta ad una mostra collettiva della Mayor Gallery, a Londra: da quel momento il successo non lo abbandonerà più. Negli anni Quaranta Bacon è oramai un riferimento di per i giovani artisti e il suo studio londinese diventa un punto di ritrovo per gli intellettuali europei. Successivamente dipinge la serie “Heads”, per cimentarsi poi in venticinque figure di papi per la serie “Popes” tra le quali va citata “Study after Vélazquez’s Portrait of Pope Innocent X” del 1953. Nel 1962 il suo genio creativo è consacrato da una retrospettiva alla Tate Gallery di Londra mentre nel 1971 viene allestita una straordinaria mostra al Grand Palais. Francis Bacon muore a Madrid nel 1992 per un attacco cardiaco provocato dall’asma che lo ha accompagnato dolorosamente per tutta la vita e, lascia in eredità il suo studio d’arte a Londra, nel quartiere di South Kensington, alla Dubli City Gallery. Orari, informazioni e prenotazioni alla mostra di Treviso sono accessibili consultando il sito www.bacontreviso.it pubblicato dagli organizzatori dell’evento.

(pubblicato dal periodico “Insieme con fiducia” edito dalla Banca della Marca – aprile 2017)