Asolo, Ezio e Lele Botter del Caffe Centrale vanno in pensione

Dopo 44 anni di lavoro il meritato ritiro ma in molti ne sono rammaricati

ASOLO – La Città di Asolo vanta innumerevoli luoghi degni di nota non solo dal punto di vista storico ed artistico ma anche per quanto riguarda l’accoglienza: hotel, locali e ristoranti sono mete da sempre di molti turisti ma tra tutti c’è un caposaldo incontestabile il Caffè Centrale gestito dai fratelli Ezio e Lele (Emanuele) Botter. In queste ore la notizia sui social dalla decisione dei due miti asolani di andare in pensione ha davvero suscitato un eco di reazioni di ogni tipo.

Innanzitutto, tanta stima ed ammirazione per il loro lavoro ma anche affetto e simpatia sotto il profilo umano: questo emerge dalle decine di commenti da ogni dove, alla notizia del pensionamento di Ezio e Lele. “Siete stati e lo sarete sempre GRANDI, fratelli Botter. Asolo non sarà più la stessa senza di voi. Io mi ricorderò sempre di voi – scrive un estimatore dei Botter, e ancora -. Rimarranno un’Istituzione ad Asolo! – quindi -. Grandi Lele ed Ezio le due colonne portanti di Asolo. Godetevi finalmente la più che meritata pensione”.

Si, il rammarico per questa notizia è tanto. D’altronde i Botter non sono stati solo i gestori del Caffè Centrale ma molto di più. La loro disponibilità e cortesia è sempre stata tale da essere diventati un punto di riferimento. Non si contano le persone che hanno lasciato pacchi o missive al Centrale, tanto che negli anni hanno collezionato un piccolo magazzino di oggetti dimenticati da chi doveva passare a ritirarli. Si, anche questo sono stati i fratelli Botter, che al Centrale hanno deliziato i clienti con i loro manicaretti ma senza trascurare di proporre anche l’olio prodotto nella loro campagna, insieme ad altre specialità locali: sempre con l’intendo ti valorizzare Asolo e il suo territorio.

Al Centrale sono passati personaggi da tutto il mondo ma ciascun cliente è stato sempre “coccolato” da Lele ed Ezio in egual misura, sia che fosse una star di Hollywood o il pensionato asolano che arrivava per l’espresso del mattino: facendo sentire speciali tutti i loro clienti. Un sorriso, qualche chiacchiera, in un clima familiare e accogliente che grazie agli arredi d’epoca al contempo ha fatto sentire gli avventori in un luogo d’altri tempi, un po’ come se stessero facendo un viaggio nell’Orient Express.

Insomma, con il pensionamento di Ezio e Lele, Asolo perde davvero un pezzo della sua storia e soprattutto due asolani amatissimi che per questa città di sono spesi tanto! “Si, confermo la notizia che per ora è apparsa solo nei social – dichiara Lele Botter, spiegando nei dettagli la ragione di questa decisione -. Martedì 13 abbiamo venduto: una cosa che cercavamo di fare da tempo ma solo ora si è presentata l’occasione in cui speravamo. Si tratta di una decisione maturata perché oramai gli anni si fanno sentire e la salute non è più quella di prima. Ma resteremo fino a fine agosto per aiutare chi subentra”.

Il Caffè Centrale, quindi, non chiude ma semplicemente passa di mano: “Da agosto in poi ci saremo se serve per dare supporto in questa fase di cambiamento ma ammetto che pur amando enormemente il nostro lavoro era arrivato il momento di dire basta. Sono 40 anni che accantoniamo sogni e cose da fare, credo sia l’ora di riprendere in mano la nostra vita e dedicarci ad altro”. Come dare torto al buon Lele, anzi, non si può fare altro che augurargli di cuore una pensione serena e ricca di soddisfazioni.

Ma chissà come cambierà il Centrale? “Parliamoci chiaro serve un bel intervento, che noi per l’età non aveva senso avviassimo. Il “motore” è da rifare ma spero che la “carrozzeria” non venga cambiata”: conclude Lele che quasi a voler dare un messaggio benaugurate per il futuro annuncia che la campagna reclutamento del personale proseguirà. Insomma, questa non è che una tappa della lunga storia del Caffè Centrale al quale indiscutibilmente i fratelli Botter hanno dato tanto!

 

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