“Speriamo che entro un paio di giorni il console riesca a fare visita in carcere a Ilaria”

Ad auspicare questa possibilità è il sindaco di Resana, Stefano Bosa, interpellato sulla vicenda della hostess arrestata in Arabia Saudita

RESANA – Sono ore di angoscia a Resana, per l’arresto in Arabia Saudita della hostess Ilaria De Rosa. Dopo quasi due settimane di silenzio durante le quali i genitori hanno denunciato la scomparsa della giovane, solo due giorni fa si è appreso che è stata incarcerata, pare per reati connessi alla droga. La circostanza ha lasciato sgomenti e increduli i famigliari che sono persuasi che Ilaria sia rimasta vittima di un malinteso.

In paese non si parla d’altro, d’altronde la famiglia De Rosa vive a Castelminio di Resana da 30 anni e pure se riservata è conosciuta. “Ilaria è stata a scuola con mia nipote, quanto frequentava le medie – racconta il Sindaco Stefano Bosa, che non nasconde il suo rammarico per l’accaduto -. Purtroppo, non sono in grado di dare informazioni, perché non si sa nulla. Certo sono in contatto con i genitori ma dall’Arabia Saudita le notizie arrivano con il contagocce”.

In effetti, pare sia in corso una delicata trattativa diplomatica, ma le informazioni di fatto non sono altro che indiscrezioni perché dalle sedi istituzionali non vi è ancora un pronunciamento inequivocabile su cosa sia successo. “Il mio auspicio è che entro un paio di giorni il console italiano abbia modo di fare visita a Ilaria in carcere, almeno per appurare le sue condizioni di salute e al contempo per rassicurare la giovane che l’Italia si sta muovendo in suo favore”: dichiara il primo cittadino di Resana.

Il Sindaco spiega che parlando con la mamma della ragazza ha appreso di una circostanza che potrebbe in parte chiarire l’accaduto: “Ilaria non è una sprovveduta, viveva da tre mesi nel paese arabo, per motivi di lavoro, dato che è assistente di volto per una compagnia aerea lituana. Quindi conosce abitudini e regole ma con la fine del Ramadan aveva riferito ai genitori che si erano verificati circa 5mila arresti nel paese: si tratta per lo più di giovani sorpresi a festeggiare la fine della ricorrenza religiosa con modalità non lecite, come l’uso di alcol o di droghe. C’è il timore che Ilaria sia stata vittima di queste retate, ma è solo un’ipotesi”.

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