I protagonisti della scena musicale negli anni Ottanta

I Pink Floyd con il loro The wall inaugurano la stagione musicale degli anni Ottanta: un inizio che lascia intuire la qualità delle proposte del decennio. Brani indimenticabili, infatti, caratterizzano il 1980, come: Una giornata uggiosa di Lucio Battisti, Sono solo canzonette di Edoardo Bennato mentre Renato Zero canta Amico e Lucio Dalla incide pezzi del calibro di Balla balla ballerino e La sera dei miracoli. A livello internazionale sono pubblicati album che entreranno nella storia della musica, è il caso di The river di Bruce Springsteen oppure di Zenyatta mondatta per i Police che contiene Don’t stand so close to me, senza dimenticare Making movies dei Dire Straits, purtroppo l’anno si conclude con l’uccisione di John Lennon, il leader dei Beatles è vittima di un pazzo. In Italia il 1981 è l’anno di Claudio Baglioni con la sua Strada facendo, l’artista romano sancisce così un successo che dura ancora oggi, grazie a brani quali Questo piccolo grande amore che ne hanno fatto uno dei cantautori più popolari nel nostro paese ma non solo, nel corso della sua carriera, infatti, ha spopolato anche in vari paesi europei e in America Latina. Nello stesso anno gli australiani AC/DC conquistano il pubblico internazionale con For those about to rock, contribuendo alla diffusione in tutto il mondo dell’hard rock, il genere musicale da cui avrà poi origine nel Regno Unito, il più aggressivo heavy metal appartenente a formazioni quali i Black Sabbath e gli Iron Maiden anche se ad onor del vero la distinzione tra le due categorie musicali è sottile tant’è che molte band sono considerate hard & heavy (Scorpions, Aerosmith e Kiss). Il 19 settembre 1981, si riunisce al Central Park di New York il duo americano folk costituito da Paul Simon e Art Garfunkel, richiamando oltre 500.000 persone: uno dei concerti live più visto della storia. Il gruppo pop-rock inglese dei Queen nello stesso anno pubblica Greatest hits, una raccolta dei loro maggiori successi (degli anni Settanta), per la verità non così conosciuti a livello internazionale fino a quel momento, ma forse i tempi sono maturi per il carisma del leader della formazione londinese Freddie Mercury (scomparso il 24 novembre 1991) e brani come We are the champions o Somebody to love trionfano al punto che l’album resterà nelle classifiche britanniche per oltre 15 anni, ottenendo 11 dischi di platino. I californiani Toto dominano le hit del 1982 con le suggestive Africa e Rosanna mentre il cantautore italiano Vasco Rossi è ultimo classificato al Festival di San Remo ma non passa inosservato agli occhi del pubblico, il rocker di Zocca, inizia così la sua sfolgorante carriera nella quale pubblicherà 24 album componendo oltre 140 canzoni, conquistando fans di ogni età, con le sue ballate e la voce ruvida. La colonna sonora del 1983 è davvero formidabile, Michael Jackson propone Thriller, Billie Jean e Beat it mentre il duo degli Eurythmics canta Sweet dreams ma importanti personaggi si affacciano sulla scena musicale. I brani Victims e Do you really want to hurt me lanciano la band dei Culture club guidata da Boy Gorge, il poliedrico cantante nonché disc jockey, attore teatrale, fotografo e stilista britannico. Intanto gli irlandesi U2 incidono Sunday bloody sunday per ricordare i drammatici eventi di Derry nel 1972, ma incredibilmente l’album passa inosservato. Nel 1984 arriva Wild boys dei Duran Duran la formazione simbolo degli anni Ottanta. La band è originaria di Birmingham e fa parte del movimento New Romantic ed è composta da: Nick Rhodes alle tastiere, e John Taylor al basso, Roger Taylor alla batteria, Andy Taylor alla chitarra e Simon Le Bon alla voce. In Italia Gianna Nannini canta Fotoromanza, il brano che consacra la rocker senese, tra le cantautrici più apprezzate del panorama europeo, grazie alla sua grinta e sensibilità che le sono valse un successo internazionale. L’edizione 1985 del Festival di San Remo vede mettersi in luce tra gli esordienti un giovanissimo Eros Ramazzotti, con Una storia importante: la carriera del cantautore romano inizia così, grazie al particolare timbro di voce e alla sua creatività compositiva. Nello stesso anno la cantante americana di origine italiana, Madonna esordisce con Like a virgin riscuotendo un consenso internazionale anche per il suo video girato a Venezia, mentre il 13 luglio tra Londra e Philadelphia si terrà il Live aid, il piú grande concerto live della storia, voluto per aiutare le popolazioni africane colpite dalla carestia, al quale prenderanno parte decine di cantanti internazionali che saranno seguiti da miliardi di telespettatori. Through the barricades è tra i brani più ascoltati del 1986, cantato dagli Spandau ballet, il gruppo britannico guidato dal cantante Tony Hadley la cui voce profonda unita alla qualità dei testi del chitarrista Gary Kemp, ne hanno decretato il successo spesso contrapposto a quello dei Duran Duran, una rivalità tra le due formazioni che talvolta ha diviso il pubblico. Negli anni Ottanta c’è però anche un altro gruppo che sa conquistare le folle, gli inglesi Depeche Mode con la loro musica elettronica (synth rock britannico) interpreti di brani di grande appeal come: Enjoy the Silence, Personal Jesus, Never Let Me Down Again, Everything Counts, Walking in My Shoes e It’s No Good. In Italia invece tra gli interpreti di maggiore successo vi sono alcune regine della canzone, a cominciare da Mia Martini (1947 – 1995) una delle voci più emozionanti della musica italiana, tant’è che innumerevoli autori hanno voluto scrivere per lei, da Lucio Battisti a Paolo Conte, da Fabrizio De André a Bruno Lauzi. La sorella Loredana Bertè ha avuto a sua volta una carriera importante ma è nel 1982 con Non sono una signora che, le viene riconosciuto il meritato successo: l’anno seguente Enrico Ruggeri scrive per lei Il mare d’inverno. Nel 1987 l’americana Whitney Houston spopola con I wanna dance with somebody mentre l’inglese George Michael già cantante degli Wham conquista tutti, con la sua Faith. Nel 1988 in Italia spopola Jovanotti mente negli USA s’impone una cantautrice sobria e raffinata, Tracy Chapman che con le sue ballate a sfondo sociale conquisterà, in una sola stagione, il mercato mondiale. Gli anni Ottanta volgono al termine e l’89 vede tornare al successo d’inizio decennio “il genio di Minneapolis”, vale a dire il cantante statunitense Prince, che interpreta la colonna sonora di “Batman” mentre i R.E.M. muovono i primi passi verso gli anni Novanta, con Stand.

 

pubblicato dalla casa editrice Play Press di Roma