Italia, paese del Belcanto (ma non sempre) e purtroppo di Covid-19

L’esibizione canora dei tre esperti Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco ha sollevato un’ondata d’indignazione popolare.

EDITORIALE – Virologi cantanti? Lo ammetto non ne volevo proprio scrivere ma a quanto pare la cosa interessa tanto e sembra essere la questione più importante del momento (per alcuni). Francamente amando la musica e il Belcanto non ho apprezzato molto la performance e non me ne voglia il professor Andrea Crisanti ma è nel canto è davvero pessimo. A dirla tutta nemmeno i suoi colleghi d’ugola, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco, sono stati poi così brillanti.

Fatta questa premessa, è palese che i tre “usignoli in camice bianco” non avessero mire artistiche: non mi risulta infatti che abbiano importunato Amadeus per andare a Sanremo. L’intenzione era ben diversa: divulgare con leggerezza un messaggio importante. In particolare, il dottor Crisanti oltre ad ammettere la sua avversione per il canto (già intuita dai più) ha spiegato anche che gli utenti finali del concertino erano soprattutto i bambini.

Beh, devo dire che hanno centrato in pieno l’obbiettivo, ne parlano tutti e quindi l’esibizione non è passata certo inosservata. Se poi le mamme e i papà d’Italia l’abbiano fatta sentire ai loro figlioletti non è dato saperlo. Di sicuro, considerando l’indole giocosa dei fanciulli si divertirebbero a vedere dei personaggi noti per la loro autorevolezza scientifica, intonare la celebre carola natalizia in versione pandemica, con un testo in rima.

Quanto ai detrattori del trio canoro sono infastidita. Non amo il moralismo gratuito né tanto meno l’etica prêt-a-porter. Dove sta scritto che un medico o uno scienziato non possono cantare? In Italia abbiamo esempi luminosi come il grande Enzo Iannacci, cantautore di talento e, da quanto testimoniavano i suoi pazienti in ospedale, un dottore eccellente.

Insomma, hanno solo cantato una canzoncina e per di più con le migliori intenzioni: non hanno danneggiato nessuno (a parte chi ha l’orecchio assoluto), non hanno rubato, non hanno infranto la legge. Tutto questo biasimo sarebbe assai più utile riservarlo a chi, nel nostro paese, mente sapendo i mentire, a chi non rispetta il prossimo, a chi calpesta i diritti altrui.

Si, lo ammetto sono refrattaria ai bacchettoni, a quelli che devono sempre insegnare agli altri come vivere, salvo poi sentirsi liberi di fare qualsiasi cosa in barba anche alle più elementari regole del pudore. Si, tre uomini di scienza hanno cantato una canzone! E allora, cosa c’è di male? Sono per questo dei professionisti meno competenti?

Mi ripugna questo falso perbenismo in un paese dove quando si deve parlare di scienza s’interpellano attori o dj caduti in disgrazia e non chi viceversa ha le competenze per farlo. Sapete che vi dico? Crisanti, Bassetti e Pregliasco hanno fatto bene a cantare! Almeno, in questo modo, per una volta li hanno ascoltati tutti e chissà che qualcuno non abbia anche recepito il messaggio.

VIDEO di “Sì Sì Vax” pubblicato dalla pagina Facebook di “Un Giorno da Pecora” di Radio1