Il “caso Veneto”: Sindacato dalla parte dei giornalisti minacciati di “querele bavaglio”

VENEZIA – “Sappiate che non siete soli. Il sindacato dei giornalisti è dalla parte dei colleghi minacciati da “querele bavaglio” e se sarà necessario ci costituiremo anche parte civile”: è quanto affermato da Giuseppe Giulietti presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) oggi a Venezia, davanti a Palazzo Labia, sede regionale della Rai.

Il Tgr della Rai del Veneto, il quotidiano cartaceo L’Arena, il nostro quotidiano on line OggiTreviso, in questi giorni sono stati, loro malgrado, oggetto di cronaca dopo aver pubblicato degli articoli sul Covid e sulle difficoltà lamentante dagli operatori della sanità, giacché sono stati minacciati di querele. Una situazione tale che ha dato vita ad un vero e proprio “caso Veneto”.

Monica Andolfatto, segretaria regionale del Sindacato giornalisti Veneto, ha sottolineato come queste forme d’intimidazione siano di fatto un tentativo di mettere il bavaglio all’informazione libera. In questo modo ad essere danneggiati non sono solo i giornalisti onesti che fanno il loro mestiere con rigore ma gli stessi cittadini che rischiano di vedersi sottrarre il diritto ad essere informati.

Il presidio odierno, per la libertà di stampa, tenutosi a Venezia, ha aperto anche nuove ipotesi a tutela dei giornalisti poiché, ha spiegato il presidente Giulietti, si sta valutando se sia percorribile anche l’immediata controquerela, per difendere l’onorabilità dei giornalisti e delle testate, in simili frangenti.