Ecco perché i giovani non si avvicinano alla musica classica

Uto Ughi contro i Maneskin: “Sono un’offesa a cultura e arte”

EDITORIALE – Da qualche giorno tiene banco la notizia che il grande violinista Uto Ughi ha criticato con durezza i Maneskin, la band italiana di maggior successo del momento. Devo ammettere che la cosa mi ha sorpresa e al contempo rammaricata. Stimo enormemente il maestro Ughi e al contempo seguo con grande interesse e simpatia i successi dei Maneskin: perciò questa “guerra” tra due entità della musica che apprezzo mi destabilizza.

Riconosco senza alcuna esitazione i meriti artistici e culturali di Ughi, che tra l’altro è cittadino onorario di Crocetta del Montello, mio paesello d’origine. Ma mi chiedo a cosa giovi questa critica? A mio parere solo ad amplificare le distanze tra la musica colta e il pop/rock contemporaneo. Un invito spassionato al grande e stimato maestro: se deve prendersela con qualcuno, lo faccia con chi amministra la pubblica istruzione in Italia, paese di grande tradizione musicale ma dove la massa è storicamente affetta irrimediabilmente da analfabetismo musicale!

Caro Ughi, si spenda per esigere che i giovani possano accostarsi al musica con facilità e in maniera competente, visto il bassissimo livello nella scuola dell’obbligo, nel nostro paese. Queste sono le battaglia giuste da combattere! Troppo facile per un gigante sparare su giovani che pur di successo restano comunque dei ragazzi, arrivati dove sono con quello che hanno potuto costruire in autonomia nella loro breve esistenza e con i limitati strumenti che offre il nostro paese.

Senza entrare nel merito qualitativo della musica, fa tristezza vedere come un grande prende la mira per sparare sulla “Croce Rossa”. Se è questo il dialogo tra generazioni e il confronto culturale, meglio tacere si fa più bella figura. Ciascuno ha i suoi gusti estetici, tutti rispettabili ma quando si gode di una notorietà così vasta, le parole vanno sempre ben ponderate. Viene da chiedersi perché il maestro non abbia mai sentito l’esigenza di esternato su altri artisti del panorama musicale italiano e internazionale. Perché questo accanimento contro i Maneskin?

Che malinconia, per una volta che degli artisti italiani raggiungo apici impensati a livello internazionale vengono attaccati dai loro connazionali più illustri! Sarà mica proprio per questo che sono stati presi di mira? Mah… certo è che alla luce di certe dichiarazioni non c’è da stupirsi se poi i giovani, purtroppo, non si avvicinano alla musica classica!

 

 

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